Ricordi, mamma,
la cantai in quinta elementare…la solista del coro…
…la cantai per te.
Ho sempre cantato solo per te.
Anche il giorno che te ne sei andata.
Un giorno particolare per per manifestare il mio cuore.
. . . Forse la felicità non é altro che sentirsi asciutti
anche quando sei sotto al diluvio
ed il tuo ombrello
te l’hanno reso inservibile scassandotelo in testa
solo perché avevi risposto al sorriso
di chi ti ha lasciato scoperta sotto la pioggia.
Forse la felicità é vedere che si é rotto tutto
ma hai tutti i pezzi:
la cosa è inservibile,
ma almeno sai che hai raccolto i cocci
e non potranno farti sanguinare
conficcandosi ancora sul tuo cammino.
Forse la felicità è una piccola cosa,
il bicchiere a metà,
la disperata, boriosa normalità
così agognata e difficile da raggiungere per alcuni,
la lista della spesa da compilare insieme,
tua madre che ti assilla a telefono,
trovare un hotel per bimbo, cane e gatto,
o anche un sogno che non hai modo di realizzare,
ma il fatto che lo puoi sognare fa l’effetto
di un desiderio affidato alla prima stella d’agosto,
o di qull’euro speso per una schedina
che non sarà mai vincente.
Forse la felicità non é che un modo d’essere,
non uno stato d’essere. . .
(A.C.75)
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