Note ( e memorie ) di viaggio -part 1-

È ben difficile, in geografia come in morale, capire il mondo senza uscire di casa propria.
(Voltaire)

-22 Agosto-
…Non è mai capitato che io e il mio bimbo intraprendessimo due viaggi nella stessa stagione. Nello stesso anno, addirittura.
In verità, da sette anni col mio bimbo abbiamo viaggiato poco. Gestire un figlio da sola, sempre, 24 ore su 24, 365/366 giorni all’anno, implica anche la grande responsabilita di pensare sempre e solo prioritariamente a ciò che è meglio per lui, non per sé. Così, salvo che per la seduta di laurea triennale a Roma  -in cui, considerata che era la seconda laurea e non essendoci alcun parente mi sono laureata letteralmente con mio figlio in braccio- finché non lo ha chiesto lui di viaggiare, di andare in nuovi luoghi, non siamo mai stati troppo lontani da casa.
Nelle ultime tre stagioni è emersa la sua curiosità per il mondo…e il viaggio come per me, anche per lui è motivo di sogni e fantasie. Mentre scrivo siamo nella Circum, e lui guarda fuori e sorride. Mi dice immagina uno dei suoi viaggi.
Quest’anno, di inverno, mi aveva chiesto, incantato dalla pubblicità della riviera dei parchi, di poter andare in quei luoghi.
Ed è solo per l’affetto di una persona se, dopo una settimana con i nostri amici al mare,  abbiamo la fortuna di fare qualche giorno nel mondo romagnolo della fantasia.
C’è sempre qualcosa di provvidenziale nell’amicizia.
Almeno nella mia vita, nei momenti più difficili, in cui la solitudine si faceva più schiacciante, un angelo dallo sguardo amico mi tendeva la mano….
La “freccia” ci aspetta. Torno dopo anni in luoghi che hanno visto la spensieratezza dei miei 20 e 30 anni: il “gran tour” dell’Italia dell’estate 1998 che toccò anche Rimini e l’incantevole Bologna che nel 2007 mi ospitò durante la sequela di Mika in Italia…
…È bello poter tornare con mio figlio: ora…”l’avventura” ha un sapore nuovo 🙂

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