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Consapevolezza.
Quando trovi lo specchietto retrovisore spostato dalla tua visuale, perfettamente al centro perché “mi dà fastidio quando sta storto”.
Quando, nonostante ami la musica, ad un certo punto la gente che balla lo manda in crisi e ci vuole il bello e il buono per riportarlo da te.
Quando entra in una stanza e nota il moscerino in alto sul soffitto, che manco un ragno lo avrebbe visto.
Quando a volte lo guardi e non sai dov’è, lo chiami ed è come se non ci sia, e devi prendergli il viso tra le mani per vedere finalmente i suoi occhi che incontrano i suoi.
Quando lo senti dire che non vuole crescere, perché sa che per chi come lui è più difficile.
Quando a teatro, sul palco, nel monologo, per un attimo esce dal personaggio e si rende conto che ottanta persone lo guardano. Allora si blocca e si perde per un lunghissimo attimo, che tu hai paura stia per fuggire via.
Invece no, e diventa l’eroe di se stesso, e ritorna personaggio, e va avanti.
Ed è allora, ed è così, che capisci che ce la potrà fare♡